L’ultima notizia arriva dalla Tanzania, dove è partito un progetto umanitario che utilizza un software realizzato in Calabria, che consente di gestire una piccola clinica in una zona disagiata del Paese africano. Ennesima conferma di come il digitale stia trasformando, semplificando e migliorando vari aspetti della nostra quotidianità.
Non solo fatturazione elettronica: oggi i software digitali stanno diffondendosi in maniera sempre più incisiva a vario livello nel mondo imprenditoriale italiano, aiutando anche le piccole imprese a risolvere e gestire vari aspetti del proprio business.
I software più utilizzati. Le società che sviluppano questi strumenti sono sempre di più, e uno dei leader nazionali come Danea offre diversi programmi gestionali per rispondere al meglio alle esigenze della platea degli utilizzatori: si va dai software che consentono di emettere la fattura elettronica (procedura in rapida diffusione anche tra le imprese) a programmi che invece elaborano in automatico la gestione magazzino o permettono di analizzare spese e costi sia in ambito professionale che privato e familiare.
La gestione delle imprese. Un settore in cui il supporto informatico si sta rivelando decisivo è quello del commercio: oggi più che mai, infatti, chi opera nel fashion retail deve essere al passo con i tempi, sia modificando la propria strategia (puntando magari anche alle vendite online), sia gestendo al meglio le proprie procedure, per ridurre eventuali sprechi e aree di scarsa efficienza.
Contrastare la crisi. D’altra parte, in un contesto come quello dei negozi di abbigliamento, dove la crisi si è fatta sentire in maniera molto forte (oltre 90 mila imprese del settore hanno dichiarato fallimento negli ultimi dieci anni, secondo l’ultimo rapporto dell’Istat sullo stato di salute del commercio al dettaglio in Italia) è ancor più fondamentale dotarsi di strumenti efficienti, che possano rendere più efficace il proprio business.
La campagna umanitaria. Ad allargare ulteriormente il campo di applicazione degli strumenti digitali è la notizia che arriva dalla Tanzania: nello Stato dell’Africa orientale, infatti, è partita una campagna umanitaria molto interessante made in Italy, che sta realizzando il desiderio espresso alcuni anni fa da Padre Antonio Zanette, missionario della Consolata e primo cristiano di Manda, piccolo villaggio a 120 chilometri dalla capitale Dodoma (e ben otto ore di tragitto via jeep dalla città di Iringa).
L’ospedale a Manda. In questa zona, particolarmente arida e povera, costituita per lo più da una serie di villaggi fatti da capanne di paglia e fango, che accolgono fino a migliaia di abitanti, è decollato un progetto tutto italiano, che dovrebbe consentire la realizzazione di un vero e proprio ospedale, dotato di struttura con Day-Hospital, Farmacia, Clinica, tre aree adibite a visite e medicazioni, sale parto, laboratorio analisi e clinica neonatale in grado di operare in regime H24.
Il supporto dei programmi gestionali. Un intervento che potrebbe semplificare la vita degli abitanti, alle prese con i già terribili problemi legati all’acqua e alla povertà, fornendo loro un’adeguata assistenza sanitaria che possa porre un freno al dilagare delle malattie. E il “segreto” di questo ospedale sta nel sistema informativo che è stato progettato per il suo funzionamento, un software che consente di gestire tutte le funzioni del presidio ed è utilizzabile anche da personale non specialista, ma che soprattutto è in grado di funzionare su computer molto datati e con una Rete Internet che nei migliori casi funziona a singhiozzo.