Notebook con SSD o con HD? E’ un bel dilemma che merita una disquisizione precisa. L’acquisto di un notebook non può prescindere dall’analisi di alcune caratteristiche fondamentali, sulla base delle esigenze e delle necessità dell’utente.
Come scegliere un notebook
Scegliere un computer portatile può non essere compito semplice in quanto è richiesta una valutazione dei parametri tecnici del dispositivo, al fine di verificare la compatibilità con le reali necessità di utilizzo.
La prima distinzione da fare riguarda prodotti destinati al settore business o a quello consumer, a seconda di un impiego lavorativo oppure di svago privato. Un’ulteriore caratteristica importante riguarda la determinazione della memoria RAM, valore fondamentale per poter garantire prestazioni fluide soprattutto con programmi che pesanti dal punto di vista informatico (ad esempio elaborazioni grafiche o fotografiche, editor video, giochi).
Anche il processore riveste un ruolo di primo piano in quanto rappresenta il cervello del notebook e con più questo è veloce e performante, tanto più il dispositivo sarà utilizzato al meglio in tutte le sue componenti hardware. Infine la scelta dell’hard disk completa la macchina, consentendo all’utente una certa flessibilità lavorativa, di spazio e di velocità, a seconda della tipologia.
Hard Disk HD
Il disco fisso è definito hard disk e questo può essere tradizionale (HD o HDD) oppure secondo una tecnologia più moderna SSD.
Un HDD rappresenta la memoria fissa di un notebook intesa come spazio disponibile su cui vengono memorizzati i dati. Ciò significa che allo spegnimento del dispositivo esso non si svuota ma mantiene ciò che è stato scritto e salvato. Da un software installato, al sistema operativo, dalla musica alle fotografie, fino ai più semplici documenti: tutto finisce impresso e memorizzato nel disco fisso.
Il disco rigido HD è composto da due piatti magnetici realizzati in materiale metallico e una puntina ha il compito di scrivere i dati o di leggerli.
Un hard disk tradizionale ha un certo peso e richiede del tempo sia per la scrittura che per la lettura in quanto la testina deve muoversi per mettersi in azione e anche la rotazione dei dischi influenza la velocità.
Cos’è l’SSD?
Optare per un notebook con SSD vuol dire scegliere un dispositivo più moderno e con determinate caratteristiche tecnologiche e prestazionali.
Il disco fisso allo stato solido (SSD) presenta una costruzione diversa rispetto all’HD pur essendo anch’esso una memoria fissa del computer. In luogo dei piatti magnetici che ruotano, vi è un semplice chip di memoria dall’aspetto molto simile alla RAM, ma capace di mantenere in maniera fissa quanto in esso registrato. Il chip è solitamente incluso nella scheda madre per contenere spazio e limitare gli ingombri, come nel caso di molti ultrabook oppure di notebook da 13 pollici con SSD, oppure può essere posizionato a sè stante e contenuto in un’apposita scatola.
Oltre ad avere minore ingombro rispetto ad un normale disco fisso, un SSD restituisce all’utente una maggior velocità sia in fase di scrittura che di lettura.
Le principali differenze tra HD e SSD
Tra i due sistemi non vi è sostanziale differenza dal punto di vista funzionale, nel senso che entrambi svolgono lo stesso compito di caricare i programmi, contenere i dati, immagini, files.
Le differenze sono però altre e queste possono orientare la scelta in fase di acquisto dell’uno piuttosto che dell’altro.
– Prezzo: gli hard disk di tipo SSD hanno un prezzo maggiore rispetto a quelli HD, che può arrivare anche a 5-6 volte tanto. Il motivo risiede nella nuova tecnologia, nelle diverse prestazioni, della costruzione differente e nel fatto che non vi sono molte economie di scala da poter sfruttare.
– Ingombri: un chip ingombrerà sempre meno rispetto ad un disco magnetico. Questo rende possibile alleggerire notebook regalando all’utente una maggior praticità.
– Prestazioni: un notebook caratterizzato dalla presenza di un SSD sarà più veloce rispetto ad uno che contempla invece un HD e questo lo si nota fin dall’avviamento.
– Frammentazione: in un SSD non esiste il concetto di frammentazione, presente invece in un hard disk tradizionale.
– Durata nel tempo: non avendo parti in movimento un SSD non ha praticamente usura e permette di mantenere salde le proprie caratteristiche prestazionali per lunga vita. Diversamente da un HD che invece potrebbe risentire di qualche usura e risultare più macchinoso nel movimento, fino a guastarsi.
– Silenziosità: vale la stessa motivazione precedente. In un SSD non vi sono componenti in movimento e dunque il suo funzionamento è silenzioso, mentre un HD è notevolmente più rumoroso.
In sintesi
Quando scegliere uno e quando l’altro? Non è semplice, ma se non si hanno problemi di budget allora è preferibile optare per un disco fisso SSD, che è più nuovo, funziona meglio, occupa meno spazio, è silenzioso, garantisce prestazioni migliori in seguito ad una maggior velocità di azione e ha meno probabilità di rompersi rispetto ad un HD.
Questi ultimi sono preferibili qualora si vogliano contenere i costi e quando magari si hanno diversi files di grande dimensione da gestire, dato che, in questo caso, la testina del-disco fisso lavorerebbe in modo più continuativo e meno frammentato.
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